Se sei alla ricerca di un termometro a contatto, in questa guida ti spiegheremo tutto ciò che devi sapere prima dell’acquisto del prodotto adatto a te. Si tratta in ogni caso di dispositivi per misurare la temperatura corporea i quali prevedono il contatto diretto con la superficie da misurare. Nei prossimi paragrafi vi spiegheremo tutto ciò che c’è da sapere sui vari modelli in circolazione e sui loro aspetti positivi e negativi.
Termometro a contatto: cos’è e quando utilizzarlo
Il termometro a contatto è un dispositivo medico adoperato per misurare la temperatura delle persone e anche degli oggetti, sia solidi e sia liquidi. Ha questo nome perché per la misurazione prevede il contatto diretto con la cute, se si tratta della misurazione della febbre, o della superficie di un oggetto, se invece dobbiamo misurare la temperatura di un corpo inanimato.
Tuttavia occorre ribadire sempre che ogni modello ha i suoi pro e i suoi contro. Ogni tipologia di termometro a contatto infatti dispone di aspetti negativi e positivi dichiarati anche dagli acquirenti dopo aver ben testato il prodotto. Nei prossimi paragrafi ci concentreremo sull’approfondimento dei vari termometri a contatto che esistono in circolazione e che potrete acquistare sia nei negozi fisici che negli store online.
Come e quando utilizzarlo
Vuoi sapere quando utilizzare il termometro a contatto? Si consiglia di usare questi dispositivi soprattutto per un uso personale e quindi per la casa. Se dobbiamo effettuare misurazioni cospicue per molte persone oppure per molti oggetti, si consiglia di optare per i termometri a distanza, molti più rapidi e più igienici.
I termometri con contatto infatti sono l’ideale da avere sempre in casa per misurare la febbre a tutta la famiglia.
Termometro a contatto: modelli classici
I termometri con contatto vengono denominati così perché per misurare la febbre richiedono che il prodotto sia vicino alla cute per rilevare la temperatura del corpo. Si tratta dei modelli più antichi da sempre posseduti nelle case. Infatti tra gli articoli più vecchi troviamo i termometri al mercurio ed i termometri al galinstano. In entrambi i casi si tratta di modelli contenuti in un’asticella in vetro.
Il termometro al galinstano, meglio conosciuto anche come termometro al gallio, con il tempo è diventato il sostituto del termometro al mercurio. Quest’ultimo infatti ad oggi non è più venduto in nessun negozio. Potremo ritrovarne dei resti nelle case più vecchie, magari nelle abitazioni delle nostre nonne.
Si tratta comunque di termometri a contatto molto delicati che hanno dei punti in loro vantaggio per la loro estrema precisione. Sfruttando un fenomeno fisico infatti, e non un sistema tecnologico, questi termometri risultano più efficaci nella misurazione.
Scopriamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche di queste due tipologie di termometri a contatto molto comuni e molto acquistate da ognuno.
Termometro al mercurio: le caratteristiche
Il termometro al mercurio è il dispositivo medico che più veniva usato in passato per la misurazione della febbre. Era un termometro molto classico, con una custodia in vetro, un bulbo, il liquido interno e le stanghette per le misurazioni.
Il mercurio è una sostanza molto dannosa per l’ambiente e anche per i bambini e per le donne in stato di gravidanza. Quando il termometro al mercurio si rompeva era necessario ripulire in fretta la stanza dalla sostanza. Bisognava far arieggiare con cura la camera e soprattutto si doveva raccogliere in fretta il liquido caduto. Se assorbito per inalazione il mercurio poteva diventare molto pericoloso.
Comunque il funzionamento del termometro al mercurio, come abbiamo già anticipato, avveniva tramite dilatazione termica. Questo significa che il dispositivo, a contatto con il corpo a cui rilevare la temperatura, assorbiva il calore e trasformava la forma del mercurio. Il liquido infatti si dilatava e si gonfiava, uscendo dal suo serbatoio, fino a raggiungere la tacca relativa alla gradazione che il corpo aveva.
Poi occorreva far tornare il mercurio nel serbatoio a fine misurazione. Per poterlo fare bisognava scuotere con forza il termometro fino a che il liquido non fosse scomparso. Con il tempo il termometro al mercurio venne sostituito con il modello al galinstano, scopriamo insieme di cosa si tratta.
Termometro al galinstano: le caratteristiche
Il termometro al galinstano è il modello che ha preso il posto del modello al mercurio, considerato fuorilegge dal 2009. Si tratta sempre di un modello con il vetro e contiene una lega differente di metalli, meno tossica. Il termometro al galinstano contiene infatti stagno, indio e gallio, per questo spesso prende il nome di termometro al gallio.
Oggi il termometro al gallio è molto acquistato se lo si preferisce al modello digitale. Infatti ha molti punti favorevoli rispetto al termometro tecnologico. Questo garantisce un livello di precisione molto maggiore perché la misurazione non dipende da fattori tecnologici ma fisici. Pertanto si può osservare che quasi tutti i modelli hanno un livello di precisione pari allo 0,1 °C. Inoltre questi termometri durano sempre, non richiedono l’utilizzo di batterie e quindi non sono soggetti a scaricamenti di sorta. L’unico svantaggio è la loro fragilità. Il fatto di essere formati da un tubicino in vetro comporta la rottura se questi dovessero cadere.
Termometro digitale: le caratteristiche
Tra i termometri a contatto più acquistati negli ultimi tempi segnaliamo il modello digitale. Si tratta di una novità per tutti i settori perché garantisce una lunga durata nel tempo. Dimenticate infatti di sostituire il vostro termometro ogni volta che questo cade. Con il modello digitale potrete lasciare il dispositivo anche nelle mani di un bambino.
Per effettuare una misurazione con il termometro digitale a contatto basterà inserire il prodotto a contatto con la pelle e premere il pulsante di accensione. La misurazione potrà avvenire per via ascellare, rettale o orale.