Il termometro è uno strumento usato per rilevare la temperatura e i suoi cambiamenti. Può essere utilizzato sia in ambito medico, nei casi di febbre, che in ambito culinario, per la preparazione di specifici piatti. Nei termometri in vetro, usati per rilevare la temperatura corporea di una persona, è presente una lega di gallio, indio e stagno chiamata “Galinstan”. Si tratta di un metallo fluido con caratteristiche simili al mercurio, la cui dilatazione cambia al variare della temperatura.
I termometri digitali sono solitamente realizzati in materiali plastici e riescono a rilevare la temperatura corporea mediante un piccolo sensore. I cambiamenti vengono visualizzati su un display a cristalli liquidi.
Di termometri in commercio ve ne sono di diversi tipi, ognuno dei quali presenta caratteristiche diverse a seconda pure delle necessità personali e delle funzionalità scelte. Tra i prodotti più affidabili vi sono sicuramente i termometri in vetro. Prima questi apparecchi contenevano mercurio, metallo che da oltre 10 anni è stato vietato perché ritenuto dannoso sia per la salute dell’uomo che per l’ambiente.
Oggi i termometri in vetro sono caratterizzati, infatti, da una lega di metalli, nota come il galinstano. Questi prodotti possono essere usati sia a livello rettale, che orale o ascellare. Non sono, invece, indicati per un uso auricolare. Molto diffusi, negli ultimi anni, anche i termometri digitali che nel giro di pochi minuti rilevano la temperatura del corpo. I termometri digitali possono essere usati sia via bocca, ascella, retto che su fronte. Il costo di questi apparecchi è più elevato quando maggiore è il livello di precisione.
I termometri più veloci nel rilevare la temperatura sono senza alcun dubbio quelli a infrarossi: occorrono soltanto 2, 3 secondi per ricevere una risposta. Questi apparecchi possono essere auricolari, frontali o a distanza. I primi sono i modelli più precisi ed affidabili; vengono spesso adoperati per i neonati e per i bambini più piccoli.
I termometri per la febbre a cristalli liquidi funzionano in maniera completamente differente rispetto ai classici termometri. Si tratta di dispositivi medici pratici e atossici, oltre che affidabili e veloci nel garantire una lettura immediata della temperatura.
I termometri a cristalli liquidi, noti nell’ambiente anche come frontali, sono caratterizzati da una striscia di plastica che viene sistemata sulla fronte ai fini di rilevare la temperatura. La misurazione avviene tramite cristalli liquidi e viene indicata attraverso le diverse colorazioni della striscia.
Le strisce sono monouso e vengono sistemate sulla fronte in modo da ricevere la risposta solo dopo un minuto. A condizionare l’esito possono essere alcuni elementi esterni, come la sudorazione o anche la temperatura della camera in cui ci si trova.
Sono diverse le modalità per misurare la temperatura corporea. Uno dei metodi più tradizionali è quello che prevede la misurazione della temperatura nella zona ascellare: il termometro viene inserito sotto il cavo ascellare. In questo caso è possibile utilizzare sia termometri in vetro che digitali. Questa metodologia, molto usata soprattutto dagli adulti, non è affatto invasiva e risulta anche la più semplice.
Un altro metodo per misurare la temperatura corporea è quello auricolare: il termometro va inserito nell’orecchio. L’apparecchio da usare in questi casi è quello a infrarossi. Questa metodologia è indicata soprattutto per i bambini perché poco invasiva.
Il metodo più usati in campo medico, ma anche quello più invasivo, è quello che invece prevede la misurazione della temperatura a livello rettale. Questo metodo è usato soprattutto per i bambini appena nati perché assicura una lettura molto precisa.
I termometri in vetro e quelli digitali consentono pure la misurazione della temperatura a livello orale. E’ sempre bene aspettare una decina di minuti dopo aver mangiato prima di procedere alla misurazione. Il termometro non va infatti usato al termine di un pranzo molto caldo o freddo.
Molto frequente anche il metodo di misurazione sulla fronte. Occorrono soltanto pochi secondi: il termometro in alcuni casi viene posizionato a pochi centimetri di distanza. Il prodotto più indicato per questo tipo di misurazione è quello a infrarossi: questi apparecchi funzionano sia a contatto che a distanza.
Per capire se un termometro funziona, possiamo riempire un bicchiere con del ghiaccio tritato e aggiungere all’interno un po’ d’acqua pulita. Dobbiamo aspettare qualche minuto prima di inserire il sensore del termometro al suo interno. Basterà poi aspettare una trentina di secondi per vedere indicata la temperatura di 32 °F.
I termometri ad infrarossi non presentano alcun tipo di difficoltà nell’uso. Vanno diretti verso la superficie da misurare, si preme un pulsante e la misurazione della temperatura appare sul display. L’intera operazione richiede una manciata di secondi.
Questo tipo di termometro va posizionato davanti alla fronte, al centro delle sopracciglia. Va toccata la fronte o può essere mantenuta una distanza anche di 5 centimetri, usando la luce di puntamento.
Normalmente la temperatura della fronte è compresa tra i 35,4°C e 37,4°C.
Per misurare la temperatura auricolare viene utilizzato il termometro a raggi infrarossi. Questo apparecchio va inserito nell’orecchio e in pochi secondi rileva la temperatura corporea. Per essere precisi ed avere un responso affidabile, bisogna sottrarre 0.3°C dal valore finale.
La temperatura del corpo va misurata due volte al giorno. Solitamente si procede alla misurazione della febbre sia al mattino presto che nel tardo pomeriggio. Non è consigliabile misurare la temperatura dopo i pasti o dopo aver bevuto una bevanda calda.
La temperatura del corpo cambia nel tempo ed è chiaro che durante la giornata subisca delle variazioni, che vanno da un minimo di prima mattina sino ad un massimo nel tardo pomeriggio-prima serata.
Occorrono solitamente tra i 3 e i 5 minuti per avere un responso della misurazione ascellare o inguinale con un termometro tradizionale. Questo apparecchio deve stare a stretto contatto con la pelle che dovrà poi risultare completamente asciutta.
La temperatura interna di una persona è di circa 36,8°C. Naturalmente c’è una variabilità in base alla persona e agli orari in cui viene rilevata. Il livello più basso si registra di mattina, all’alba, e quello di più alto durante il pomeriggio/serata.
La temperatura corporea di un cane o di un gatto si misura per via rettale. Solitamente la punta del termometro viene unta con un lubrificante o un olio per bambini. Va poi alzata la coda e va inserito il termometro nel retto.
La misurazione della temperatura dei bambini e dei neonati può rappresentare talvolta un’impresa ardua in quanto manca la collaborazione da parte dei piccoli di casa. Ecco perché appare fondamentale affidarsi ad un termometro preciso, ma al contempo rapido e semplice da usare.
I prodotti più utilizzati per neonati sono solitamente i termometri digitali e a infrarossi. Quelli in vetro non sono consigliati perché sono fragili e rischiano di rompersi. Quelli a cristalli liquidi non vengono considerati molto precisi.
I termometri digitali vengono usati per via rettale, ascellare o orale. E’ la modalità rettale quella più usata per misurare la temperatura interna del neonato. Pur trattandosi di una rilevazione invasiva, è la più affidabile, ma va evitata in caso di arrossamenti.
I modelli più all’avanguardia sono comunque i termometri infrarossi: vengono applicati sia sulla fronte che nell’orecchio. Sono i più adatti per i neonati perché consentono di rilevare la temperatura in pochi secondi.
La funzione principale di un termometro è rilevare la temperatura corporea, ma negli ultimi tempi sono tanti i prodotti più innovativi e sofisticati sul mercato. Maggiore, naturalmente, è il numero delle funzioni, superiore sarà il prezzo finale dell’apparecchio.
Tra le funzioni extra di un termometro ci sono: la memoria, tipica dei termometri digitali e infrarossi, che consente di salvare gli ultimi valori e di tenere monitorata la temperatura corporea; l’allarme temperatura alta che consiste in un segnale acustico che viene emesso quando la temperatura va solitamente oltre i 37°C; lo spegnimento automatico, che permette all’apparecchio di spegnersi dopo qualche minuto in modo che le batterie non si scarichino; la luce notturna che permette a chi ne fa uso di poter leggere la temperatura che compare sul display anche se è buio; la punta preriscaldata che è tipica dei termometri auricolari: la punta si riscalda prima dell’uso e ciò rende il responso molto più affidabile.
Ci sono, infine, anche termometri caratterizzati da una connettività Bluetooth che vengono associati ad un’app scaricata sul cellulare che permette di monitorare la temperatura nel tempo, e la funzione “indicazione età” che consente di regolare il termometro a seconda dell’età dei bambini.
I termometri non richiedono specifici accessori. Quelli più utilizzati sono le batterie e le cover protettive per evitare che subiscano danneggiamenti. I termometri a infrarossi auricolari sono caratterizzati pure dai coprisonda che sono dei cappucci usati per le punte di ricambio. Soprattutto se usati per i neonati, i ricambi risultano fondamentali ai fini di assicurare una maggiore igiene.
La sonda di un termometro va sempre pulita prima e dopo ciascun utilizzo. La testa del sensore va igienizzata con una soluzione di sapone neutro e acqua fredda. Per disinfettare il termometro bisogna pulire la punta e la parte inferiore dell’involucro. Occorre un semplice panno inumidito con l’alcool.
Sia per lo smaltimento di un termometro che per quello delle batterie di un termometro digitale è necessario rispettare le normative previste sia a livello nazionale che locale. Quello che è certo è che il termometro, sia analogico che digitale, non va mai smaltito insieme ai rifiuti domestici.
Il termometro da cucina rappresenta un accessorio molto utile per chi ama stare ai fornelli e soprattutto preparare pietanze prelibate. Con un termometro da cucina è possibile tenere sotto controllo la temperatura del cibo in modo da ottenere piatti da far leccare i baffi.
In passato i termometri da cucina erano molto usati soprattutto dagli chef e dai professionisti del settore, mentre oggi sono tanti i modelli presenti in commercio e ideali per un uso domestico. Si tratta di prodotti compatti e comunque molto versatili.
I termometri da cucina variano a seconda del tipo di modello scelto. Ci sono prodotti caratterizzati da una parte esterna in plastica dura e da un’anima in mercurio, come quelli usati per il cioccolato temperato e il caramello, ed altri fatti in acciaio inox. Questi ultimi apparecchi sono utilizzati soprattutto per rilevare la temperatura di forni e fornetti.
I termometri digitali, che possono essere sia ad inserimento che a sonda, presentano solitamente una struttura in plastica dura, mentre la parte, che entra in contatto con il cibo, è in alluminio o in acciaio. I termometri da cucina a infrarossi sono in plastica e non c’è alcuna componente che entra in contatto con i cibi in quanto la rilevazione della temperatura avviene a distanza.
I termometri in metallo presentano un costo più elevato rispetto a quelli realizzati in plastica perché risultano più resistenti sia al deterioramento che alle temperature elevate. La scelta va comunque fatta in base alle rispettive esigenze: ciò che conta è comprare prodotti realizzati con materiali privi di sostanze tossiche, come il BPA.
Sono diversi i modelli di termometro da cucina presenti sul mercato. Ogni apparecchio varia a seconda del tipo di utilizzo, dei materiali e delle funzioni. La maggior parte dei prodotti funziona per via digitale. I termometri analogici vengono usati, invece, soltanto per rilevare la temperatura di una camera di cottura o per preparazioni specifiche.
Tra i modelli più usati in ambito culinario c’è il termometro digitale ad inserimento che è costituito da una sorta di spillone che viene inserito all’interno dei cibi. La struttura è piccola e compatta; qui c’è un display che permette di rilevare la temperatura. Il termometro digitale ad inserimento è ideale per controllare la cottura di carne e pesce. Non è indicato, invece, per fritture e dolci.
Chi ama cucinare, conosce bene i termometri digitali a sonda. Si tratta di apparecchi usati sempre ai fornelli per rilevare la temperatura del cibo. In questo caso è presente una sonda, di lunghezza varia, che è collegata ad una struttura di forma tonda su cui è presente il display,
Questi prodotti sono versatili in quanto si usano per diversi tipi di preparazione. Sono utili anche per rilevare la temperatura dei liquidi.
Anche i termometri digitali ad infrarossi vengono usati in cucina. A differenza degli altri modelli (termometri digitali ad inserimento e a sonda), questi apparecchi non hanno bisogno del contatto per rilevare la temperatura. Si fa uso, infatti, della tecnologia dei raggi infrarossi.
La temperatura viene visualizzata sul display. I termometri digitali a infrarossi possono essere usati per più tipi di preparazioni. Non sono, però, indicati per monitorare la temperatura di forni o camere di lievitazione.
I termometri più adatti per monitorare la cottura della carne sono quelli digitali a inserimento. L’apparecchio va inserito al centro della fetta. Bisogna evitare di posizionarlo vicino all’osso o in prossimità delle parti più dure.
I termometri migliori per rilevare la temperatura della frittura sono quelli caratterizzati da una clip che consente di attaccare l’apparecchio alla padella. La sonda viene inserita nell’olio e consente di monitorare la temperatura. I modelli più utilizzati possono essere sia analogici che digitali.
I termometri da forno permettono di tenere sotto controllo la temperatura di una camera di cottura e vengono dunque usati per forni e fornetti. Di modelli in commercio ve ne sono tanti perché si tratta di prodotti versatili e funzionali anche a rilevare la temperatura di diverse preparazioni.
C’è da dire, però, che i termometri da forno hanno un costo più elevato rispetto agli altri modelli. Questi apparecchi possono essere sia analogici che digitali.
I termometri per il cioccolato sono fondamentali durante la preparazione di questo delizioso ingrediente. Soprattutto quando si tempera il cioccolato, è importante tenere sotto controllo la sua temperatura. Questi prodotti sono analogici e presentano una struttura in plastica dura. Possono monitorare temperature comprese tra i -30° e i +50°.
I termometri caramellometri sono prodotti indicati per la misurazione della temperatura di zucchero o liquidi. Sono usati in cucina soprattutto per la preparazione dei dolci in cui è richiesta la pastorizzazione delle uova. Parliamo ad esempio di caramello, tiramisù o anche di formaggi fatti in casa.
Questi apparecchi sono analogici e hanno una forma molto simile a quelli usati per il cioccolato. A contraddistinguerli è il range di temperatura che risulta molto meno ampio.
I termometri da vino vengono immersi all’interno della bottiglia in quanto servono a rilevare la temperatura del vino che verrà poi servito a tavola. Questi prodotti possono essere sia analogici che digitali. Ultimamente sono stati sostituiti dalle cantinette elettriche per il vino, al cui interno è già presente un termometro.
Uno degli elementi da prendere in considerazione prima di acquistare un termometro da cucina è quello relativo al range di temperatura. Altro fattore decisivo per la scelta è quello della sensibilità alle variazioni. Più i termometri sono precisi ed affidabili, maggiore sarà il loro valore e dunque il loro costo.
I prodotti professionali, e dunque caratterizzati da una fascia di prezzo più elevata, permettono di rilevare temperature fino a 350°C. Il range di temperatura varia, naturalmente, nei modelli per uso domestico: qui si arriva fino ad un massimo di 250°C perché cambiano le esigenze di chi li utilizza.
Per un uso professionale è sempre consigliabile scegliere modelli con un range di temperatura ampio e un alto livello di accuratezza. Questi modelli sono considerati anche versatili e consentono di essere utilizzati per vari tipi di preparazioni.